Giovedì 9 maggio 2019 nel Collegio Artigianelli di corso Palestro 14 è stato presentato il libro di Alberto Mingardi dal titolo ”La verità vi prego sul neoliberalismo, il poco che c’è il tanto che manca” edito da Marsilio Nodi. L’incontro è avvenuto alla presenza dell’autore e del presidente Confedilizia, Spaziani Testa e condotto dal presidente del Centro studi di Confedilizia, Sforza Fogliani.
Alberto Mingardi spiega da cosa è nata l’idea del libro
“Questo libro nasce da una frustrazione, penso sia il modo migliore per dirlo. La frustrazione è questa: anche nel nostro Paese in cui la spesa pubblica è molto elevata e la tassazione è ancora più elevata, ogni qualvolta noi scopriamo un nuovo problema emerge una situazione poco gradevole di qualche tipo, c’è subito pronto il colpevole.
Il colpevole è il neoliberismo, l’eccesso delle politiche liberiste, questa sbornia di deregolamentazione che ci sarebbe stata negli ultimi 20 anni.
Il problema è che questa grande ondata di deregolamentazione, non c’è stata.
Il libro nasce semplicemente, come tentativo di rimettere un po’ a posto una storia che viene sovente male interpretata e strumentalmente per gli interessi di questo o quel gruppo politico e ho cercato di farlo nel modo più chiaro e accompagnando il lettore a rimettere a posto qualche punto di riferimento. E’ un libro che cerca di riannodare i fili da una parte degli eventi e dall’altra, anche di come si è evoluta una certa scuola di pensiero, come sia capitato il pensiero liberale del ‘900. Cerca di raccontare come mai, ci siano stati degli episodi come la Germania del secondo dopoguerra, l’Inghilterra degli anni ‘80 nei quali alcune leadership politiche illuminate, hanno aiutato lo stato a fare un passo indietro e a creare spazi a vantaggio del sistema dei prezzi. Purtroppo il grosso della storia del ‘900 va in tutt’altra direzione.”
“Da che esperienza arriva?”
“Dirigo l’istituto Leoni, che si occupa di promuovere idee per il libero mercato, ovvero una riflessione sulle politiche pubbliche che va in tutt’altra altra direzione, rispetto a quella oggi prevalente e insegno storia delle dottrine politiche.
Per il presidente Spaziani Testa la presentazione del libro è l’occasione di parlare di cose più alte, rispetto a quelle di cui Confedilizia deve occuparsi ogni giorno “E’ interessante il tema del liberismo e del neoliberismo, che poi traducendo il tutto nella realtà quotidiana si scontra con le dolenti note di un sistema immobiliare in difficoltà, per mancanza di visioni di libertà e liberismo. Ci sono troppe regole asfissianti e troppa presenza dello Stato sia dal punto di vista fiscale, sia dal punto di vista di vincoli contrattuali, su un settore che andrebbe invece liberato e reso libero di dare tutto il suo contributo alla crescita del Paese. Troppe tasse sugli immobili, troppi vincoli per esempio per i contratti di locazione e commerciali che soffrono tanto, troppa burocrazia su un comparto che è motore di crescita e di sviluppo quando viene lasciato libero di agire”
“Ci sono novità nel campo immobiliare?”
“Ci sono in ballo due provvedimenti: il cosiddetto decreto Crescita e quello Sblocca cantieri che non sono tali da dare spinta al settore. C’è qualcosina in uno per i cantieri pubblici, diciamo sempre che vanno stimolati quelli privati e nell’altro c’è qualche piccolo intervento più adatto a grandi operatori e non certamente all’immensa proprietà immobiliare diffusa. Una proprietà che se venisse incentivata un po’ di più, a fare interventi e migliorare l’aspetto della sicurezza per le questioni energetiche dei propri immobili, darebbe grosso impulso alla crescita. Quindi le novità sono poche e insufficienti.”
Secondo il presidente Ape Confedilizia Torino, Pier Luigi Amerio, il libro è calato in un liberismo senza il quale la proprietà immobiliare muore. “Il libro è coraggioso, perchè parlare di liberismo in questo momento richiede molto coraggio. La presentazione intende proprio rivalutare le idee liberali, e deve essere un richiamo ai proprietari di casa. Le idee liberali sono, infatti,le più logiche, per difendere la proprietà e quindi questo evento vuole essere un momento culturale, perchè la difesa della proprietà immobiliare non passa soltanto dalla tutela del condominio e della locazione, ma deve passare anche attraverso momenti di approfondimento che permettano di conoscerla meglio.”